'Falsi facilmente riconoscibili' tra i manufatti rimpatriati in Italia dagli Usa

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May 14, 2023

'Falsi facilmente riconoscibili' tra i manufatti rimpatriati in Italia dagli Usa

Objects returned to Italy include a Greek dinos mixing bowl, featuring

Tra gli oggetti restituiti in Italia figura una ciotola di dinosauri greci, con esagerazioni che suggeriscono un falso Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC)

Un archeologo ed esperto di antichità italiano afferma che una "parte sostanziale" degli oggetti saccheggiati restituiti in Italia all'inizio di quest'anno dagli Stati Uniti sono falsi. Gianfranco Adornato, professore di arte e archeologia greca e romana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, afferma che un'alta percentuale delle 60 opere, valutate complessivamente più di 20 milioni di dollari, è "costituita da falsi facilmente riconoscibili... queste presunte opere si spera non venga mai esposto nei musei italiani".

I 60 reperti archeologici, secondo quanto riferito, saccheggiati da siti in tutta Italia – tra cui un affresco prelevato da Ercolano e busti di bronzo – sono stati rimpatriati a gennaio con grande clamore. Alcuni degli oggetti furono acquistati dal collezionista miliardario Michael Steinhardt, mentre più di 20 oggetti facevano parte anche della collezione del Metropolitan Museum of Art di New York, tra cui una testa di Atena in marmo, risalente al 200 a.C.

Gli oggetti, consegnati da funzionari statunitensi ai colleghi italiani a New York nel settembre dello scorso anno, sono stati rimpatriati grazie a un'indagine su traffico internazionale condotta dalla Procura distrettuale di Manhattan e dall'Unità patrimonio culturale dei Carabinieri.

Una coppa greca, presumibilmente realizzata nel VI secolo a.C., raffigura due sfingi nella posa sbagliata Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC)

"Questa unità si è rivelata particolarmente efficace; oggetti e monumenti notevoli, parte del patrimonio culturale italiano, sono stati recuperati dai più importanti musei internazionali, soprattutto negli Stati Uniti", scrive Adornato sul nostro giornale gemello, Il Giornale dell'Arte.

La maggior parte delle opere sono state esposte al Museo dell'Arte Salvata di Roma, inaugurato lo scorso anno in uno spazio presso le antiche Terme di Diocleziano. Adornato sostiene però che diversi oggetti potrebbero essere falsi, tra cui un'anfora dell'officina greca nicostenica (530 a.C.-500 a.C.) e un "oculare" con al centro una maschera di Dioniso (500 a.C.).

"Si nota che la conchiglia oculare presenta uno strano disegno degli occhi; è priva delle caruncole lacrimali, caratteristiche di questa tipologia. Anche la maschera dionisiaca [rappresentata] è semplificata con incisioni sommarie e imprecise. Un'altra fascia atica , ornato di sfingi ai lati, risalente alla seconda metà del VI secolo a.C., presenta i due mostri in una posa totalmente sbagliata, mai riscontrata nell'arte greca", dice Adornato.

Individua anche un dinosauro, una ciotola greca, con una serie di cavalieri. "Pur imitando prototipi in metallo, questo vaso ha un sostegno particolarmente tozzo che non si riscontra in altri vasi comparabili. Inoltre, dal punto di vista tecnico, il falsario esagera la criniera, il collo e le costole del cavallo: la gualdrappa [rivestimento in stoffa] su la schiena del cavallo non è mai rappresentata nell'arte antica." Le autorità italiane non hanno rivelato le collezioni che ospitavano questi oggetti negli Stati Uniti.

Adornato racconta a The Art Newspaper: "Sospetto altre falsificazioni tra gli oggetti; non solo le ceramiche - facilmente riconoscibili grazie all'iconografia - ma anche alcune sculture non sembrano autentiche. Dovremmo guardarle più da vicino perché le superfici sono state levigate dagli acidi e le incrostazioni sembrano artificiali." L'unità patrimonio culturale dei Carabinieri non ha risposto a una richiesta di commento.